Le opere di consultazione su carta (dizionari, enciclopedie, manuali ecc.) offrono da sempre un’immagine di grande qualità e solidità, motivo per cui vengono percepite come strumenti in grado di durare nel tempo. L’acquisto di un dizionario o di un’enciclopedia si fondava sulla convinzione che ne avrebbero usufruito anche le generazioni future, tanto quel tipo di informazioni non sarebbe cambiato nel tempo.

In realtà, nel corso degli ultimi decenni le opere di consultazione si sono evolute radicalmente, in linea con le grandi innovazioni che hanno interessato l’editoria: oggi sono disponibili versioni per computer, per dispositivi mobili per non parlare della miriade di applicazioni online più o meno gratuite. Tuttavia, malgrado i vantaggi offerti dalla tecnologia, certe abitudini cristallizzate rimangono difficili da scalfire: se ci serve un dizionario, ci si orienta al tradizionale volume di carta in libreria, meglio se di un autore/editore noto e consolidato (è utile, dura nel tempo, fa bella figura in soggiorno), mentre per la versione elettronica si preferisce qualcosa di gratuito, rinunciando non di rado alla qualità.

Lavoro da tempo alla progettazione di strumenti di consultazione come dizionari ed enciclopedie e non riesco a trovare la risposta in grado di spiegare perché è preferibile spendere più del doppio per usufruire dello stesso contenuto, soprattutto se consideriamo i pro e i contro delle due alternative.

Convenienza

  • L’app di un dizionario o di un’enciclopedia offre lo stesso contenuto della versione stampata, che è il risultato di anni di lavoro dell’autore, ma costa meno
  • Un’app può essere installata su più dispositivi (PC, smartphone, tablet ecc.) ed è sempre disponibile ovunque si trovi l’utente
  • Le app vengono generalmente aggiornate periodicamente in modo gratuito, mentre una nuova edizione stampata obbliga all’acquisto di un nuovo volume a prezzo pieno

Funzionalità

  • Un’app offre spesso l’indice delle voci che consente di cercare le corrispondenze digitando solo alcuni caratteri
  • Le funzionalità di ricerca sono molto più flessibili nelle app. Mentre su carta bisogna sfogliare faticosamente, un’app consente di
    • Cercare lemmi, anche per approssimazione
    • Cercare nella fraseologia trovando tutte le voci dell’opera che contengono il criterio di ricerca
    • Cercare a tutto testo, trovando tutte le voci che contengono il criterio all’interno della definizione
    • Cercare selettivamente per ambiti, ad esempio, solo nei sostantivi o nei verbi
    • Memorizzare la cronologia delle ricerche effettuate per tornare rapidamente a una voce da consultare
  • L’interfaccia di un’app può essere in più lingue, consentendo in tal modo di essere utilizzata anche da utenti di altri paesi

Una corretta valutazione di questi aspetti dovrebbe portare inevitabilmente a privilegiare la scelta di un’app rispetto al volume stampato, ma il peso della carta trasmette spesso un’idea di maggiore consistenza contribuendo a falsare il valore percepito.

 

 

L’app consente di esercitarsi con simulazioni dei test di ammissione ai corsi di laurea triennale dell’area psicologica appartenenti alla classe L-24.  Un database di oltre oltre 1000 domande con le relative spiegazioni consente di generare un numero praticamente illimitato di test, ciascuno diverso dal precedente, per supportare in modo ottimale la preparazione. Dopo avere scaricato e avviato l’app, puoi simulare un test completo da 80 domande, analogo a quello che affronterai nella realtà o scegliere di verificare rapidamente la tua preparazione completando test brevi di 20 domande, soluzione ideale per ottimizzare i tuoi tempi morti. In entrambi i casi, hai sempre la possibilità di sospendere il test e riprenderlo in un secondo momento, consegnarlo e controllare le soluzioni o abbandonarlo per iniziarne uno nuovo. Continua a leggere

L’app simula i test di ammissione ai corsi di laurea di Design del prodotto industriale, Design degli interni, Design della comunicazione, Design della moda, Design e arti, Design e comunicazione visiva. Un database di oltre 1000 domande con le relative spiegazioni consente di generare un numero praticamente illimitato di test, ciascuno diverso dal precedente, per supportare in modo ottimale la preparazione. Dopo avere scaricato e avviato l’app, puoi simulare un test completo da 80 domande, analogo a quello che affronterai nella realtà o scegliere di verificare rapidamente la tua preparazione completando test brevi di 20 domande, soluzione ideale per ottimizzare i tuoi tempi morti. In entrambi i casi, hai sempre la possibilità di sospendere il test e riprenderlo in un secondo momento, consegnarlo e controllare le soluzioni o abbandonarlo per iniziarne uno nuovo. Continua a leggere

  • L’app simula i test per tutti i corsi di laurea delle Professioni sanitarie tra cui: Assistenza sanitaria, Dietistica, Educazione professionale, Fisioterapia, Igiene dentale, Infermieristica. Un database di oltre oltre 1000 domande con le relative spiegazioni consente di generare un numero praticamente illimitato di test, ciascuno diverso dal precedente, per supportare in modo ottimale la preparazione. Dopo avere scaricato e avviato l’app, puoi simulare un test completo da 60 domande, analogo a quello che affronterai nella realtà o scegliere di verificare rapidamente la tua preparazione completando test brevi di 20 domande, soluzione ideale per ottimizzare i tuoi tempi morti. In entrambi i casi, hai sempre la possibilità di sospendere il test e riprenderlo in un secondo momento, consegnarlo e controllare le soluzioni o abbandonarlo per iniziarne uno nuovo.

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Negli ultimi decenni il software ha fatto passi da gigante: in molti settori, come ad esempio la grafica e l’editoria, sono stati realizzati programmi che hanno ridefinito lo standard nei processi di lavorazione. Tuttavia, tutta questa potenza non garantisce che chi li utilizza sia un bravo grafico o un bravo impaginatore. Lo stesso è accaduto negli ultimi anni con Internet.

Avere un sito è diventato un must per blogger, professionisti e aziende. A tal scopo sono disponibili numerosi strumenti, piattaforme e template che consentono di realizzare siti con estrema facilità e rapidità, con il risultato che molti si credono e si spacciano per web designer professionali.

In realtà, creare e gestire con efficacia qualsiasi sito richiede professionalità, esperienza e una combinazione di fattori che coinvolgono varie competenze e capacità. Ecco alcune domande da porre a chi dovrà realizzarlo.

Layout: semplice e immediato

Pagine troppo affollate creano confusione e frustrazione nei visitatori, costringendoli a esaminare grandi quantità di link e immagini per trovare ciò che li interessa. La semplicità rende i siti più facili da usare. La prima impressione è sempre quella che conta, e vale anche per i siti Web. La scelta di un buon progetto grafico è indispensabile per trattenere i visitatori e spingerli a proseguire la navigazione.

Navigazione intuitiva e coerenza

Nulla è più frustrante di non trovare quello che cerchi su un sito web. Le pagine devono essere ben organizzate, con una struttura gerarchica ottimizzata che consenta di accedere facilmente alle varie sezioni del sito. Il visitatore non deve avere la sensazione di visitare un nuovo sito ogni volta che apre una pagina. La coerenza è indispensabile come fattore rassicurante e contribuisce a rendere più agevole la navigazione.

Responsive o no?

Ai siti web si accede ormai da qualsiasi dispositivo: computer, smartphone, tablet, ecc. È quindi fondamentale che il sito appaia correttamente su ogni dispositivo e su ogni schermo assicurandosi di implementare uno stile responsive.

strong>I contenuti sono cruciali

Per quanto bello, un sito con contenuti confusi e poco chiari è solo una conchiglia vuota. È essenziale conoscere bene lo scopo del sito e realizzare contenuti mirati in linea con il messaggio da trasmettere. Non dimentichiamo che il mouse è come un telecomando…. basta un clic per andare altrove. E i contenuti vanno aggiornati e rinnovati regolarmente.

Test, indicizzazione e motori di ricerca

Fare clic e vedere il famoso messaggio “404” di pagina non trovata è il primo passo per far scappare I visitatori. Ogni sito deve essere controllato e testato a fondo con strumenti adeguati e con una certa frequenza.

A questo si aggiunge la scelta mirata delle parole chiave per promuovere il sito nei motori di ricerca, compito che spesso richiede il coinvolgimento di aziende specializzate.

Social e sicurezza

La condivisione dei contenuti del sito o del blog richiede la configurazione di tutti gli account necessari (Facebook, Twitter. Ecc.) e un lavoro corrispondente di gestione anche in questi ambiti per promuovere con ulteriore efficacia.

Non meno importante è la sicurezza del sito. Evitare spam e attacchi di qualsiasi genere è essenziale per evitare che questo venga bloccato o utilizzato per altre attività indesiderate.

Quindi…

Questi sono solo alcuni degli aspetti che entrano in gioco per realizzare e gestire un buon sito, sufficienti per capire che l’improvvisazione non paga. Certo, chiunque può decidere di usare un template o le procedure guidate dei siti di hosting, ma se vogliamo un risultato di qualità, gestito in modo continuativo, non c’è dubbio che è meglio scegliere esperienza e professionalità.

La straordinaria diffusione di smartphone e tablet è accompagnata da uno sviluppo esponenziale di app per questi dispositivi. Non c‘è azienda che prima o poi non prenda in considerazione l’idea di fornire ai propri clienti un nuovo metodo per fruire di servizi, informazioni, intrattenimento e altro.

Le fasi di progettazione, sviluppo, test e commercializzazione di un’app coinvolgono diverse figure professionali: Web designer, progettisti di interfaccia, programmatori, esperti di marketing e così via. Tutto questo ha dei costi, che possono variare notevolmente in base alle scelte di sviluppo e al tipo di app da realizzare.

Indipendentemente dalla dimensione dell’azienda, la decisione critica da prendere riguarda l’approccio allo sviluppo e aggiornamento delle app.

Outsourcing? In-house?

Entrambi gli approcci offrono vantaggi e possono produrre ottimi risultati, tuttavia il vantaggio strategico di ciascuno è legato alle caratteristiche specifiche di un’azienda e agli obiettivi di ogni progetto.

Lo sviluppo di app con un team interno offre un maggiore controllo sui progetti, una migliore collaborazione e una maggiore reattività nell’affrontare i problemi che si presentano.

La scelta dell’outsourcing offre invece vantaggi in termini di risorse, carichi di lavoro e gestione del workflow, lasciando al committente la possibilità di focalizzarsi sugli aspetti commerciali e promozionali. Lo svantaggio è un minore controllo sul progetto e il rischio di subire i tempi del fornitore esterno, soprattutto quando entrano in gioco aggiornamenti, nuove release, bug fixing, ecc.

La risposta a questo dilemma è difficile, molto spesso la decisione dipende dal tipo e dal numero di app che un’azienda intende realizzare, dal budget a disposizione e dalle competenze a cui può accedere.

Oppure…

C’è una terza alternativa, che consiste nel creare un giusto mix di competenze interne e outsourcing. Internamente viene mantenuta la quantità minima di risorse necessarie per definire e seguire i progetti che vengono affidati in outsourcing, acquisendo gradualmente il know-how necessario per garantire la qualità e supportare eventuali problemi con i fornitori in termini di consegne, aggiornamenti e bug fixing. All’esterno è possibile scegliere il fornitore più appropriato per i progetti, usando criteri quali costi, piattaforme di sviluppo, esperienza, ecc.

Questo richiede una figura di coordinamento dedicata che conosca a fondo l’intero ciclo di vita delle app, dalla progettazione alla commercializzazione sugli store.