Uno dei settori che ha vissuto, e sta vivendo, una radicale trasformazione per effetto dei progressi tecnologici che si sono avuti negli ultimi decenni è sicuramente l’editoria e le figure professionali che storicamente fanno parte della sua filiera, come ad esempio, redattori, traduttori e grafici.
Queste figure che si erano consolidate nel tempo grazie a processi cristallizzati e legati prevalentemente a tecnologie analogiche sono state rivoluzionate completamente dall’avvento di un intero mondo di nuovi strumenti digitali. PC, scanner, stampanti e tablet supportati da una miriade di programmi e formati, per non parlare di Internet e dei nuovi metodi di fruizione dei contenuti che porta con sé, hanno determinato negli ultimi decenni una rapida evoluzione dei processi di realizzazione del prodotto editoriale.
Questo sta richiedendo l’acquisizione di nuovi livelli di professionalità che superano le tradizionali barriere di specializzazione. Un redattore deve conoscere quali programmi usare per realizzare un libro su carta o un ebook, un traduttore deve districarsi tra programmi di traduzione assistita e cosiddetti strumenti di proof-reading, un grafico può trovarsi a gestire lo stesso contenuto per la stampa e per il Web con ovvie differenze operative.
Questa grande trasformazione trova riscontro in due opere editoriali, curate da Edigeo su incarico dell’Editrice Bibliografica. Il primo volume, Manuale di redazione, è stato pubblicato nel 1998 e costituisce una guida di riferimento sulle tecniche di redazione tradizionali.
Di fronte ai cambiamenti che si sono avuti negli ultimi anni, si è posta l’esigenza di proporre un nuovo strumento di conoscenza che affrontasse molti e disparati temi, dall’uso di Internet in redazione alla gestione dei documenti digitali, dal trattamento delle immagini allo sviluppo di prodotti digitali.
Questo nuovo manuale – denominato Manuale del redattore 2.0 e destinato al mondo della produzione editoriale curato sempre da Edigeo e al quale ho collaborato con la stesura di alcuni capitoli, si affianca al precedente per offrire una guida di orientamento in un mondo caratterizzato da una straordinaria ricchezza di soluzioni innovative che cambiano quotidianamente il modo di lavorare in redazione. E per questo, cerca non tanto di offrire risposte precise e puntuali che la rapida evoluzione delle tecnologie renderebbe presto obsolete ma una visione molto aperta su un mondo in continuo cambiamento nel quale la stessa forma libro viene messa in discussione.