In genere la si considera a posteriori, quando il computer è già stato quasi riempito di dati, ma la questione del nome da assegnare ai file è da sempre un tema delicato e sottovalutato. La maggior parte degli utenti inizia a creare file assegnando spesso nomi improvvisati o che si ritenga siano intuitivi al momento, spesso si creano cartelle senza un ordine preciso, magari accatastando i file sul desktop in modo disordinato 8mai visto quei terribili desktop sommersi di icone alla rinfusa?).

Il problema sorge quando a un certo punto si pone l’esigenza di trovare una certa relazione o una fotografia scattata qualche anno fa e ti trovi a rovistare disperatamente in quel disordine di cui sei causa. È vero, il tuo sistema operativo ti offre una funzione per cercare il file, ma se non ricordi nemmeno una parte del nome o del contenuto o, peggio ancora, se si tratta di un’immagine (che non ha contenuto di testo), il problema inizia a diventare antipatico.

Passando al mondo professionale, le cose sono ancora più delicate. Le informazioni devono rimanere accessibili nel tempo, indipendentemente dall’avvicendamento del personale, devono essere rapidamente recuperabili per qualsiasi esigenza di lavoro o nella malaugurata eventualità di qualche contenzioso legale. Inoltre, sempre più stanno prendendo piede sistemi di archiviazione elettronica dei documenti che impongono di scegliere i criteri più appropriati per catalogare montagne incredibili di dati.

Organizzare correttamente file e cartelle assegnando nomi appropriati diventa quindi un requisito di produttività e lungimiranza. È un lavoro che deve essere fatto preventivamente, magari non appena si acquista un PC, e richiede coerenza e precisione nel tempo. Alcune linee guida per affrontare il problema in modo ragionato e commisurato a ogni specifica esigenza sono riassunte nel pratico ebook che è possibile visualizzare o scaricare di seguito.

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